Il freddo, la pioggia, il rientro al lavoro dopo le vacanze di Natale, la caccia agli integratori…L’intento per questo inizio anno è acquisire vigore, nel corpo e nello spirito; e tra le tante ispirazioni ecco un’altra proposta che può soddisfare questo desiderio. Il vino che vi invito a scegliere è il risultato della forza del vulcano Etna, il suo nome si ispira al colore del suolo “Ghiaia nera” della tenuta Tascante di Tasca d’Almerita, un vino dalle migliori uve di nerello nascalese racchiude la potenza e l’eleganza del vulcano, viola, rosa canina, pietra focaia, le note della grinta che ci serve; il piatto che vi propongo è una minestra di verza e lenticchie.
Ingredienti per 4 pers.
- 250 gr di maltagliati
- 600 gr di verza
- 3 carote
- 1 scalogno
- 200 gr di lenticchie crude
- Cardamomo q.b.
- Sale q.b.
- Olio d’oliva q.b.
Procedimento
Mettete a mollo le lenticchie per almeno mezz’ora e sciacquatele per bene. Sbucciate e sciacquate lo scalogno e le carote, tagliateli finemente per un leggero soffritto. In un tegame versare un po’ di olio ed aggiungere lo scalogno e le carote e dopo averli fatti leggermente rosolare aggiungere le lenticchie, mescolare per un minuto e coprire con dell’acqua. Aggiustare di sale e cuocere lentamente a fiamma bassa. Nel frattempo lavare e tagliare a strisce la verza e cuocere a parte in un altro tegame, anche qui aggiustate di sale. A cottura quasi ultimata aggiungere i maltagliati alla verza e le lenticchie di modo da utilizzare la stessa acqua di cottura e spolverare con un po’ di cardamomo. Servire magari in un bel piatto di terra cotta.