Io questo tempo non lo capisco! Di giorno sento caldo e la notte freddo, piove spesso e ogni tanto mi becco pure qualche gelata. Non riesco mai ad essere tranquilla con questi sbalzi di temperatura, anzi mi sento fremere come se fossi perennemente in ansia. Certo, di cose da fare ne ho e dovrei anche sbrigarmi, dal momento che per tutte ho fissato una scadenza. Penso che a volte mi piacerebbe assomigliare ad un Sagrantino, intendo il vitigno in questo caso: lui di fronte agli sbalzi di temperatura non perde vigore, ma la sua buccia diventa sempre più spessa. Montefalco Sagrantino Collepiano di Arnaldo Caprai è una delle mie tipologie preferite e sapete perché? Perché è in grado di trasformare la sua ansia in pazienza, quella che a volte a me manca.
Collepiano, come tutti i Sagrantini, si caratterizza per una sensazione di astringenza particolare, è come se sentissimo una sorta di “impedimento” tra la lingua, i denti e il palato: è il tannino, è la mia ansia! Collepiano però racconta della sua ansia tannica con chiarezza e consapevolezza: qual è il motivo di questo fervore? A cosa mi porta? Può compromettere il mio risultato? Collepiano invita ad attendere, ma non a braccia conserte, bensì continuando nel nostro lavoro con serenità; lui ci ha messo circa 22 mesi in barrique prima di potersi esprimere in profumi di confettura di more, chiodi di garofano, sensazioni balsamiche e di cipria; è un vino che ci stimola ad essere consapevoli della nostra struttura, del nostro spessore, che ci insegna che è dalle escursioni termiche che inizia il percorso per liberare il nostro potenziale migliore.
Per saperne di più su questa tipologia di vini dai un’occhiata ai miei corsi Ansia da prestazione e Sai il fatto tuo.